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La nostra associazione, avendo istituita la prima biblioteca cittadina nella nostra città, ha ritenuto opportuno aderire all'iniziativa promossa dal comune di S. Maria Capua Vetere avendo come oggetto il "PATTO PER LA LETTURA".

In allegato la richiesta protocollata.

Cortili in Musica - Canapa PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Sabato 01 Agosto 2009 13:57
Cortili in Musica
Canapa Attrezzi Agricoli Case Cortili e Strade Gruppo Musicale Pagliara dei pastori Tammorre


LA LAVORAZIONE DELLA CANAPA

La canapa si seminava nel periodo compreso tra fine  marzo e i primi di aprile. e veniva raccolta nel periodo compreso tra fine luglio e i primi di agosto. la canapa matura era alta circa 2 metri con lo stelo di circa 1 centimetro di diametro. Per la raccolta si doveva “scavare” (estirpare) a mano o tagliare in superficie con piccole falci.Le piante che venivano distese a terra per circa una settimana per farla essiccare. Successivamente si scuoteva e “strofinava” a forza di braccia per togliere le foglie ormai secche e si lasciava a seccare per una seconda settimana. Le piante secche venivano raggruppate in piccoli fasci cui venivano tagliate le radici  con un’accetta e quindi trasportata presso grandi vasche. In queste grandi vasche d’acqua dette “lagni”, venivano coperti da grandi sassi affinché fossero completamente ricoperte dall’acqua. Dopo 5-6 giorni di immersione durante il quale si verificava la “maturazione” la canapa si estraeva dai lagni  e si lasciava asciugare al sole come tante capanne di indiani. Dopo l’essiccazione la canapa veniva trasportata nei cortili delle case per le fasi di lavorazione successiva che dovevano essere condotte al riparo della pioggia. con l’uso della maciulla si separava la parte legnosa da quella fibrosa (prima a mano e poi con macchine). La frazione egnosa “i cannaucciulu” veniva bruciata nei camini o nelle fornaci dove si producevano mattoni e calce. La fibra da ripulire veniva sottoposta ad un ulteriore particolare trattamento. Il trattamento consisteva nella battitura con “spatola e stendaro” e “pettinatura”. Successivamente veniva raccolta in “fasci” del peso di circa 80 “rotoli” (71 kg) per la vendita ai commercianti che la portavano nelle industrie tessili per la produzione di lenzuola, camicie, sacchi e teloni.


Ultimo aggiornamento Lunedì 03 Agosto 2009 07:01